(Scuola della pietra di Giada)
La ASD Shào-Hé è nata nel 2013 e si propone di accrescere lo sviluppo e il mantenimento delle abilità motorie e del benessere psico-fisico, attraverso lo studio e la pratica del Kung Fu tradizionale insegnato dal M°Chang Dsu Yao per migliorare la qualità della vita, lo scambio reciproco e l’incontro con l’altro, sulla base del rispetto, della sincerità e dell’umanità. In linea con questi valori fondanti, Shào Hé aderisce all’ACSI, Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, ed è parte attiva della Federazione Europea Scuola Kung Fu (FESK Fong Ttai), fondata dal M° Luigi Bestetti, allievo diretto del M° Chang Dsu Yao. Shào Hé vive la pratica del Kung Fu tradizionale non solo come strumento per coltivare abilità marziali, capacità di controllo, agilità, equilibrio, velocità, vigore fisico ma anche come ponte tra culture, preziosa occasione di ricerca personale e di gruppo per riscoprire insieme una collocazione dell’uomo non sopra ma dentro la natura, tra terra e cielo. Il nome Shào Hé significa “giovane fiume”: procediamo come tante gocce d’acqua uniti nella medesima direzione, sviluppando sia la calma sia l’impeto della corrente, crescendo nel rispetto delle possibilità e delle risorse individuali. La nostra scuola è associata all’immagine della pietra di giada. Si dice che in Cina,anticamente, i ciottoli levigati di giada rinvenuti nei letti dei fiumi, fossero considerati emblemi di forza, resistenza e “vitalità”, perché erano stati capaci di percorrere enormi distanze dalle montagne più lontane, venendo così modellati da correnti impetuose. Durissima da lavorare, la giada dissimula la sua preziosità dietro una facciata all’apparenza priva di valore. Così sono i nostri corpi: pietre grezze, da modellare e affinare con infinita pazienza e dedizione. Per chi ne intuisca il valore.
ISTRUTTORE |
GRADO |
ANNI DI PRATICA |
Massimiliano Capra |
2°Chieh Shaolin |
Dal 1993 |
Pierangelo Ghilardi |
4°Chieh Tai Chi |
Dal 1995 |
Marco Assandri |
2°Chieh Shaolin |
Dal 2001 |
Fabio Severgnini | 2°Chieh Tai Chi 1°Chieh Shaolin |
Dal 2009 |
MASSIMILIANO CAPRA Ho iniziato la pratica del tai chi chuan nel 1993, iscrivendomi nel 1995 alla scuola Chang, passando dopo un paio di anni a praticare anche lo shaolin chuan. Sebbene all'epoca fossi molto allenato poiché praticavo diversi sport, sin dal primo allenamento ebbi chiara e viva la percezione fisica che stavo facendo qualcosa di radicalmente diverso. Ebbi subito la certezza che avevo trovato una via fisica (e chimica) per lavorare sulla mia umanità. Certezza che non mi ha mai lasciato, nemmeno nei momenti più difficili. Grazie al M° Clealdo Fornasari, che ha saputo infondermi la cura della precisione della tecnica e l'entusiasmo nella pratica, ho avuto la fortuna di crescere e progredire mantenendo un buon grado di salute fisica, energia mentale e serenità. Ora, dopo tanti anni, e alcune pause, sento di continuare a conservare l'armonia e l'equilibrio psicofisico raggiunto; il desiderio di crescere e di progredire continua ad alimentarsi e mi consente di fortificare la pratica. Tentare di trasmettere questo “modo di fare”, condividere l'emozione della pratica, relazionarsi con sé stesso, con i compagni, con i maestri, con la natura, studiare approfonditamente le basi teoriche e filosofiche del kung fu, tutto questo mi appaga e mi fa sentire vivo. Finché il fuoco brucia sale verso il cielo. |
PIERANGELO GHILARDI inizio la pratica del kung fu per pura curiosità nei primi anni '90.con la guida del m° clealdo fornasari ottengo la cintura nera di tai chi.nel 2006 mi avvicino alla FESK fondata dal m° g.luigi bestetti.nel 2011 conseguo il diploma di istruttore di 3°grado.insieme ad alcuni amici e praticanti decidiamo nel 2013 di fondare a.s.d SHAO HE(giovane fiume)parallelamente all'attività di istruttore seguo gli allenamenti e stage organizzati dalla FESK.la pratica condivisa è il migliore modo per ringraziare i maestri che hanno nutrito e continuano a nutrire questa via. |
MARCO ASSANDRI “Quando un cane trova un osso buono non lo perde mai di vista. Lo gira e lo rigira, lo riprende, lo rosicchia fino al midollo, giorno dopo giorno.” La pratica del Kung Fu tradizionale è per me un po’ questo: assaporare continuamente la propria vita fino al midollo. E questo lavoro infinito di ascolto e di cura di sé è forse il dono più grande che ci hanno lasciato i maestri del passato. Ci hanno indicato un percorso, per cogliere gesto dopo gesto, con nuovi occhi, il proprio stare e fare nel mondo. C’è la pratica fisica, il lavoro di esecuzione e ascolto dei propri movimenti: opera dura, sublime, di modellazione, gesto dopo gesto. Arte di scolpire, saper togliere. C’è la pratica spirituale: la ricerca della percezione del momento, della propria presenza, dell’unità corpo-spirito-mente. C’è la pratica dell’amicizia: il mutuo confrontarsi, correggersi, e perfezionarsi. Se il compagno mi è superiore, lo imito e apprendo; se io sono superiore, miglioro. Impari e insegni, insegni e impari. Trovo nel Kung Fu Chang tutto questo: un circolo virtuoso che unisce, un rituale da ripetere, una traccia poco battuta sempre in salita, che vale la pena esplorare. |
FABIO SEVERGNINI Sono Fabio , ho iniziato a praticare tai chi a 35 anni e shaolin qualche anno più tardi. Ho scoperto un mondo infinito di tecniche e stili che mi permettono non solo di migliorarmi ma anche di mettermi continuamente in gioco. Per me "stimolante" è l'aggettivo che più rispecchia quest'arte marziale; così stimolante da convincermi a intraprendere anche il corso istruttori... Vedremo cosa mi porterà questa nuova avventura! |